Vitigno e vino: tocai e Friulano
Dal 2008 il Tocai, per intricate questioni di diritto internazionale, è divenuto il Friulano. Il nuovo battesimo fu vissuto tristemente da molti in regione. Va detto, tuttavia, che il nuovo nome traduce perfettamente l’affezione totale dei friulani a questa varietà: un bicchiere di vino bianco (un taj di blanc) in queste terre si identifica storicamente proprio con il Tocai. Per il vitigno è rimasto il vecchio nome: il Friulano, quindi, nasce da uve tocai friulano.
Pur essendo radicato nella cultura enoica di queste terre e diffuso nei vigneti, proviene dalla Francia ed è giunta in Friuli nell’Ottocento. Geneticamente si tratta di sauvignonasse, parente stretto del sauvignon, uva antica e blasonata. Benchè di lontana provenienza, dunque, questo vino è divenuto profondamente territoriale.
Il nostro Friulano segue il filo dell’eleganza: è un vino leggiadro, che dimentica ogni ostentazione muscolosa e presenta un fine nerbo, è saldo e rigoroso. Unisce finezza e trama, traducendo la sapidità dei suoli da cui nasce.
Dal 2008 il Tocai, per intricate questioni di diritto internazionale, è divenuto il Friulano. Il nuovo battesimo fu vissuto tristemente da molti in regione. Va detto, tuttavia, che il nuovo nome traduce perfettamente l’affezione totale dei friulani a questa varietà: un bicchiere di vino bianco (un taj di blanc) in queste terre si identifica storicamente proprio con il Tocai. Per il vitigno è rimasto il vecchio nome: il Friulano, quindi, nasce da uve tocai friulano.
Pur essendo radicato nella cultura enoica di queste terre e diffuso nei vigneti, proviene dalla Francia ed è giunta in Friuli nell’Ottocento. Geneticamente si tratta di sauvignonasse, parente stretto del sauvignon, uva antica e blasonata. Benchè di lontana provenienza, dunque, questo vino è divenuto profondamente territoriale.
Il nostro Friulano segue il filo dell’eleganza: è un vino leggiadro, che dimentica ogni ostentazione muscolosa e presenta un fine nerbo, è saldo e rigoroso. Unisce finezza e trama, traducendo la sapidità dei suoli da cui nasce.