RONCO DI GRAMOGLIANO

Friuli Colli Orientali

Ronco è lemma storico. Indica una collina vocata alla coltivazione della vite e degli alberi da frutto sulla cui cima si trovano la casa padronale, la cantina, il cortile. In Friuli il ronco è arrivato con il dominio veneziano, nel Cinquecento, ed è rimasto un tratto caratteristico del paesaggio collinare. 

Gramogliano è frazione Corno di Rosazzo, Colli Orientali del Friuli. Sui suoi ronchi sono i nostri vigneti storici, la cantina, la casa in cui accogliamo i nostri visitatori. Davanti a noi Collio e Brda. Il Judrio, fiume iconico in queste terre, scorre proprio ai piedi di questo nostro ronco.

1.

Le Prealpi Giulie viste dalla nostra terrazza. 

2.

Vigneto esposto a Sud sul ronco di Gramogliano

3.

Il borgo di Ruttars

4.

Il fiume Judrio

5.

Le nostre api in vigna (progetto Eno Bee)

LE COLLINE EOCENICHE

Non c’è viticoltura d’eccellenza al di fuori della collina. Le colline di Gramogliano sono le alture più importanti nel comune di Corno di Rosazzo, raggiungendo 220 metri di altitudine. Qui 50 milioni di anni fa, durante l’eocene, c’era un tiepido e poco profondo mare tropicale. I primi rilievi affiorarono durante l’orogenesi ercinica (quando emerse la penisola italiana) dando luogo a rocce sedimentarie composte di arenarie, calcari e dolomie. È la “ponca”. Questi suoli hanno avuto origine dalla concrezione di carcasse di organismi marini e di sabbie. Rappresentano un substrato ricco di elementi nutritivi come fosforo e potassio. Sono suoli vocatissimi alla coltivazione della vite.

Ci troviamo su una collina nata dal mare.

Già nel 1925 nel comune di Corno furono censite oltre 300 forme fossili di organismi vissuti in quel remoto mare tropicale, a una profondità tra i 10 e i 50 metri.

1.

Le nostre vigne poggiano su terrazzamenti storici che abbiamo mantenuto e curiamo

2.

In vigna si privilegiano le lavorazioni manuali, in ogni fase: dalla potatura…

3.

…alla vendemmia

4.

I vini riposano nei legni, tra pareti di pietra e ponca, loro luogo d’origine

5.

La barricaia

CURA E SALUBRITÀ

L’essenza della vite è, prima di tutto, nelle sue radici. L’uva restituisce la ricchezza dei suoli. I nostri vigneti sono coltivati mettendo al centro due valori irrinunciabili: la cura e la salubrità. Rispettiamo gli ecosistemi e le caratteristiche del suolo, rinunciando a ogni strumento invasivo. I concimi sono organici. In cantina, nessun artificio ma un ragionato uso dell’esperienza. Tutte le uve sono prodotte nei nostri vigneti, nelle culle enologiche di Gramogliano e Prepotto. La nostra filosofia è semplice e complessa a un tempo: i vini devono raccontare il luogo ed esprimerlo enoicamente, coadiuvati dal tempo.

Testimonial

Pratichiamo una viticoltura salubre e attenta. Essere costantemente vigli, a ogni passaggio e a ogni fase in vigna, implica pazienza e rigore. Significa fare piccole cose quotidianamente e saper prendere decisioni tempestive, lavorando sempre in sintonia con l’ambiente. Questa attenzione continua permette di intervenire nella maniera più accurata e meno impattante possibile. Che significa prendersi cura del vigneto, del suolo, dell’ecosistema, di chi ci lavora e delle uve che andranno in cantina. Questi sono i presupposti necessari a realizzare un vino sano che punti all’eccellenza.

Simone Desabbata Responsabile agronomico

Qui a Canus la filosofia in cantina è ispirata al rispetto assoluto della vocazione del territorio. Ogni scelta deve seguire lo spirito vocazionale del luogo. L’enologo deve essere, quindi, colui che si impegna a non rovinare ciò che dà la natura e deve dedicarsi a esaltare la potenzialità di un suolo e di un ecosistema. In questo quadro la valorizzazione dei vitigni autoctoni occupa un ruolo di assoluta rilevanza

Gianni Bignucolo Enologo

UN PROGETTO E UNA SQUADRA

Canus, azienda agricola di proprietà della famiglia Casonato, è un progetto che ha nel cuore il rispetto per la terra, la massima cura dei vigneti e della cantina. Il centro è nella condivisione di questi valori che un piccolo gruppo di professionisti attenti e appassionati, traduce, lavorando insieme, nella quotidianità.

L’obiettivo è salvaguardare l’identità di un luogo e far emergere le potenzialità di un terroir peculiare nella produzione di vini votati alla massimizzazione della qualità, gestendo l’intera filiera produttiva.

1.

Laura Stabile, Tanja Kos e Elisabetta Russian, ovvero il nostro team di gestione e accoglienza

2.

Otto Casonato, proprietario

3.

Gianni Bignucolo, enologo

4.

5.

Tanja Kos ama e cura l’orto del podere

6.

I vendemmiatori al lavoro

VINO È CULTURA

Curiamo con passione e rigore i nostri vigneti, produciamo orgogliosamente tutte le nostre uve, le lavoriamo nella nostra cantina dove tutti i nostri vini vengono affinati almeno due anni prima di andare sul mercato. Li imbottigliamo in loco. Questa passione per il lavoro in vigna e in cantina si traduce anche nella ricerca e nella valorizzazione di quello che un vino può significare e incontrare in un territorio. Il vino è cultura, e la cultura contribuisce a creare vini coscienziosi e votati alla ricerca dell’eccellenza. Per questo sosteniamo e promuoviamo progetti e iniziative ad alta sensibilità culturale, ambientale, storica e artistica. In vino, kultur.